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Cima della Busazza – (2894 m.) - (Gruppo del Civetta)

 

 

Con il nome di Busazza i valligiani indicano il Van delle Sasse, un vasto e severo circo carsificato nel settore meridionale del Gruppo del Civetta, le cui acque defluiscono per fessure e inghiottitoi nella Val Corpassa e quindi nel Cordévole. Fra il Van delle Sasse e, a Ovest, la Val dei Cantoni , s’incunea come un colossale sperone la Cima della Busazza 2894 m.: all’estremità meridionale vi si appoggia la Torre Trieste. I due versanti della Busazza sono assai diversi: un complesso di salti rocciosi e detriti a Est, una bastionata rocciosa alta fino a mille metri a Ovest divisa in due vaste pareti da uno spigolo nettissimo percorso da una delle più classiche vie delle Dolomiti (Renzo Videsott, Leo Rittler, Domenico Rudatis, 1929). La cima fu raggiunta per la prima volta dal versante orientale nel 1907 da Paul Hübel e August Oberhauser.

 

 

 

 


1907 - Paul Hübel e August Oberhauser. Fecero  la prima ascensione dal versante orientale della Cima Busazza, nel Gruppo del Civetta.

 

1929 - Domenico Rudatis cercava un’impresa pari alla Solleder al Civetta e la trovò salendo il fantastico Spigolo Ovest della Busazza, posto sull’altro versante del Civetta: alto 1200 metri, di roccia levigata e compatta, costituiva veramente un problema all’altezza delle salite realizzate dai tedeschi sulle Dolomiti.

Dopo un tentativo di Domenico Rudatis e Renzo Videsott, la salita fu compiuta insieme al forte alpinista tedesco Leo Rittler, che già aveva ripetuto per la prima volta la Solleder, aprendo una variante diretta assai difficile e rischiosa. Lo stesso Leo Rittler giudicò alcuni passaggi più difficili della fessura iniziale della Solleder e ritenne le due vie pressoché equivalenti. Ma Rudatis affermò sempre che nell’insieme la Solleder vantava una certa superiorità, dettata anche dai fattori ambientali. E’ superfluo dire che anche in quest’impresa l’uso dei chiodi fu limitatissima, però quei pochi chiodi (cinque in tutto), permisero di superare passaggi(come il tetto iniziale) superabili in libera arrampicata. In ogni caso si era eguagliato Emil Solleder, ma non lo si era ancora superato.

Oggi lo Spigolo Ovest della Busazza e una delle più classiche vie delle Dolomiti.

 

1968 - Armando Aste porta a termine ancora una grande prima sull'Anticima Nord della Busazza con l'amico Josve Aiazzi.

 

1971 Enzo Cozzolino sale dove altri sono scesi. Sulla parete Ovest della Cima Busazza il grande Cozzolino, prima del tratto chiave, trova una traccia di un precedente passaggio. E’ la corda fissa lasciata da Armando Aste che da quella parete è tornato sconfitto. Cozzolino per concludere ciò che ad Aste non è riuscito, e cioè la salita degli 800 metri verticali di parete, usa soltanto 8 chiodi.

 

1993 - Nell’estate, Manrico Dell’Agnola e Alcide Prati, specialisti del gruppo del Civetta, realizzano il concatenamento in giornata dello Spigolo Ovest della Busazza (Civetta) e lo spigolo Nord dell’Agner (Pale di San Martino), con spostamento in mountain bike. I tempi di scalata? - 3 ore e mezzo per i 110 metri della Busazza e 4 ore per i 1600 metri dell’Agner, tutto in giornata.